curiosità su | usanze e gestualità (parte III)

◼ dare la Mancia

Mancia è un termine di origine francese che sta per "manica". Inizialmente, non veniva usato per intendere un regalo in danaro per il buon servizio.
La sua origine è da ricercare nelle grandi corti francesi del passato, dove i camerieri non erano stipendiati, ma "ricompensati" con vitto, alloggio e uniforme. Quest'ultima era un abito nuovo che doveva durare tutto l’anno... ma, ovviamente, si logorava durante i servizi quotidiani.
La parte che si rovinava più in fretta era la manica e il padrone poteva decidere di concedere una somma di denaro utile all’acquisto di nuove maniche, in sostituzione di quelle usurate.
Quindi, questa "sovvenzione" era pour la manche, quindi "per la manica".

◼ fare la Cresta

In passato si usava aggiungere ai piatti un condimento chiamato "agresto", ricavato dall’uva poco matura. Per ottenerlo, i proprietari terrieri mandavano i garzoni nelle vigne a raccogliere questo tipo di uva... ma questi raccoglievano, di nascosto, anche l’uva buona da tenere per sé stessi.
Questa usanza clandestina prese il nome di "fare l’agresto" che, con il tempo, cambiò in "fare la cresta".

◼ per filo e per segno

Un tempo, gli imbianchini e i falegnami usavano "batter la corda", cioè tendere sul muro o sul legno un filo intinto in una polvere colorata. Questo filo veniva "battuto" (lasciato cadere di colpo) per far rimanere un impronta come segno della linea da seguire per imbiancare o segare.
Quindi, "per filo e per segno" venne usato per indicare la precisione e l'accuratezza dello svolgimento di un lavoro.

◼ Ovazione

In epoca romana, per celebrare una persona, gli si poneva una corona di mirto in testa e si sacrificava una pecora al suo cospetto. Il termine pecora in latino si traduce ovis (che ancora usiamo per classificare gli ovini), così, venne coniata la parola ovazione... da cui deriva anche la versione inglese standing ovation.

◼ a Bizzeffe

Termine derivato dalla parola araba bizzaf che significa "molto". L'adattamento alla lingua italiana ha dato orifine alla parola “bizzeffe”.

◼ piantare in Asso

La frase originaria sarebbe "piantare in Nasso", ma la "N" si è persa per strada. Deriva dal mito greco di Teseo che abbandonò l'amata Arianna, da sola, nell'isola greca di Nasso.


se ne conoscete altre, potete inviare un messaggio o lasciare un commento qui sotto

Commenti

visualizza articoli per categoria


non esitate a commentare, criticare, aggiungere le vostre opinioni... in modo libero e costruttivo
esiste anche la mappa di tutti gli articoli
per messaggi e segnalazioni usate la pagina contatti o il mio sito web


siti web che supportano questo blog
BlogNews feedelissimo aggregatore news