Zombies come soluzione allo stress

Per capire quale fosse la mia preferita... ho analizzato ogni tipo di catastrofe globale proposta da film e serie televisive… nucleare, vampiresca, climatica, epidemica, aliena, sovrannaturale, e tante altre.

In qualsiasi versione, le situazioni post apocalittiche offrono la cancellazione di qualsiasi legge,
niente tasse, niente gerarchie, niente conto in banca e assicurazione.
Niente regole, niente galateo, niente fashion… niente più social networks (ok, questa è personale).
Niente deadlines per la consegna dei progetti.
Niente più autovelox... se si trova la benzina.
Basta avere scorte di cibo... e non ci sono più code al supermercato… e non si paga per fare la spesa.
Posso prendere a caso qualsiasi autovettura, occupare qualsiasi casa, vestirmi come voglio.
Posso fare tutto quello mi gira, preoccupandomi solo della mia sopravvivenza.

In genere, quelle delle serie televisive sono più confortevoli… perché nei film si prediligono rifugi angusti e claustrofobici, si rimane in pochissimi… e, tra quei pochi, c'è sempre un maniaco squilibrato clandestino e una sola donna carina che, spesso, dura poco. Nelle serie tv c'è sempre la possibilità di nuovi incontri per cambiare la compagnia.

Ma…
Vampiri, alieni, fenomeni soprannaturali, macchine ribelli sono troppo difficili da gestire… troppo potenti e superiori… Non ho mica voglia di finire come schiavo!
Nucleare, lascia il mondo che è uno schifo e bisogna aspettare cento anni prima di tornare in superficie.
Batteriologica, sai che ansia con un virus invisibile in agguato, vestiti da palombaro anche ad agosto.

Come migliore opzione, stavo quasi per scegliere la soluzione della serie Lost. Soli in un’isola tropicale, lontani dal mondo.
Sì, però… se non mi piace la compagnia, dove vado? E poi, su un’isola così piccola mi ritrovo un altro gruppo ostile, minacce soprannaturali, meccanismi di autodistruzione, ogni anno una nuova rottura strampalata…
Che fatica!

Così, sono arrivato alla conclusione che la catastrofe migliore possa essere l’apocalisse zombie!

Tecnicamente… soffro di repulsione per i morti viventi… non li posso vedere, sono intollerante, peggio di un vegano col formaggio… Ho una vera e propria fobia, fatta eccezione per i film 28 giorni dopo (capolavoro) e World War Z (non un capolavoro, ma ben fatto).

Eppure… sceglierei loro, gli zombies! Ci sono più vantaggi e meno complicazioni.

Sono lenti e facili da gestire… Anche se, non ho mai capito perché dei morti camminanti debbano rompere con sta storia della fame... per giunta fame di uomini e di cervelli umani. Tanto son morti, che mangiano a fare? Perché non degli zombies salutisti e vegetariani? Sarebbero come le capre che tolgono le erbacce sui prati…

Sono abbastanza silenziosi… al massimo, mugugnano e rantolano un po'... ma almeno non urlano di abbassare la radio.

Alla fine, è più facile difendersi. Anche se hanno ‘sto vizio di mordere… non è che bucano una tuta da motociclista con protezioni in kevlar o un completo antiproiettile delle forze speciali, no? Mica bisogna andare in giro con jeans attillati e magliette aderenti come in tv!

Inoltre… (cigliegina sulla torta)… sono anti-stress!

Perché siamo tutti haters inside… abbiamo sentito, almeno una volta, la necessità del nostro “giorno di ordinaria follia”… desiderato un drago sputafuoco ai nostri comandi… sperato di guidare un veicolo blindato nel traffico da usare come nave rompighiaccio… sognato il nostro Far West personale…

Ci siamo trattenuti (la maggior parte di noi) per raziocinio, morale, rispetto, regole, leggi, scelta, ideali… non dovevamo e non potevamo essere cattivi.

Ma con gli zombies… liberi tutti!
Un colpo in testa e via! Tanto son già morti e adesso funziona così.
Sfogo libero!... E sono pure giustificato... e sono pure eroico... e faccio anche colpo sulle ragazze (se sono ancora vive e non vogliono mangiarmi).

Che pacchia!

Vabbè… se li conoscevamo da vivi…
per alcuni ci dispiacerà e ci verrà da dire "che peccato, era così simpatico e gentile"...
ma nel caso opposto potremo esprimere, come non mai, il nostro disprezzo… "Adesso hai smesso di parcheggiare al posto mio, eh?!?"... “Ti piaceva fare l’arrogante che da ordini, anche se non valevi un fico secco ed eri incompetente, eh?!?”…
poi, BAM!, problema risolto, colpito e affondato, hasta la vista babe!

Niente più impulsi di pubblicare post incarogniti stando nascosti in casa.

Niente più bisogno di carneficine in versione video game.

Niente più desiderio di guardare serie tv su famiglie criminali… col problema di sentirsi in colpa perché stiamo dalla parte sbagliata e malvagia.

Niente più voglia di talk show dove volano stracci e insulti, ma noi non siamo lì a urlare.

Niente più psicoanalisi.

Perchè... non c’è miglior modo di sentirsi buoni e in pace... che quello di legittimare ogni nostra cattiveria e crudeltà.
In un mondo di zombies, il male peggiore saremmo noi, ma dalla parte giusta!

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