La vera storia di Babbo Natale e la Befana

Quante storie avete sentito su Babbo Natale?... e sulla Befana?
Che lui è finlandese e veste di verde o che è un accanito bevitore di bevande gasate e veste di rosso; che vive isolato tra le nevi con famiglia e collaboratori o che è molto grasso, sta in America e fa l’attore per spot pubblicitari; che viaggia su una slitta trainata da renne o che vola.
Che lei è uno spirito invernale e benevolo o una strega malvagia da bruciare; che aiutò i Re Magi a ritrovare la strada o che si aggira per le strade a seminare carbone e dolci; che è un’orripilante vecchia armata di scopa sulla quale può volare o che ha le scarpe rotte perché cammina troppo.
Potete credere o meno nella loro esistenza, ma le vostre credenze sarebbero comunque il frutto di quello che vi è stato presentato da genitori, tradizioni, pubblicità, progetti commerciali e quant’altro. Eppure… esiste un’altra storia, diversa da quelle convenzionali, conosciuta da poche persone e tenuta segreta. Sono sempre convinto che i più grandi segreti custodiscano delle verità… e penso che i segreti vadano rivelati, quindi vi racconterò ciò che ho scoperto.
Si narra che uno dei figli di Odino, durante un viaggio sulla terra dei mortali, nel freddo inverno del nord, avesse trovato una splendida ninfa congelata tra i ghiacci di un lago. Rapito dalla sua bellezza, volle trarla in salvo trasgredendo all’ordine imperativo degli dei di non interagire con il mondo umano e tantomeno con presenze di regni divini differenti.
Frantumò il ghiaccio, la scaldò col fuoco e con il suo corpo fino a risvegliarla.
Lei fu spaventata dal ritrovarsi avvolta in quel corpo possente e sconosciuto, ma capì di essere in salvo e di non correre rischi quando lo guardò negli occhi e comprese che non vi era ostilità. Riprese le forze, raccontò a lui di essere stata mandata sulla terra dalla dea Diana per propiziare la fertilità della prossima primavera, ma di aver voluto fermarsi per ammirare la bellezza di quel lago.
Sembra scontato… ma i due si innamorarono l’uno dell’altra immediatamente… d’altra parte si sa… un possente dio-guerriero, una bellissima ninfa… il salvataggio, i corpi stretti l’un con l’altro… Il loro amore e il loro desiderio di rimanere insieme e quindi di non tornare nei rispettivi regni divini scatenarono però la collera di Odino e Diana che inviarono sulla terra guarnigioni cacciatori con l’ordine di catturare i due amanti ed imprigionarli per l’eternità.
La fuga del dio-guerriero e della ninfa sembrò non avere vie di scampo, ma il destino non segue mai percorsi ordinati e prevedibili. Non vennero trovati dalle schiere di inseguitori bensì da un bambino che scese, durante la notte, a scaldarsi vicino al camino della propria casa… trovando i due fuggiaschi entrati furtivamente per cercare di nascondersi. Per nulla intimorito, il giovane umano, portò loro dei vestiti e altre cose trovate alla rinfusa nella casa tra le quali anche della lana bianca e dell’argilla.
Lui usò la lana bianca per camuffarsi con barba e capelli finti indossando casacca e cappello verdi; lei usò l’argilla per celare lo splendore del suo viso con una maschera deforme vestendo scialle e vestiti logori color cenere con un cappellaccio nero in testa.
Quella notte sfuggirono a coloro che li braccavano e che tutt’ora insistono a dar loro la caccia affannosamente, ma senza alcun successo.
Nessuno sa dove sia il rifugio dei due amanti immortali, ma ogni anno essi tornano tra gli umani per portare doni ai bambini come segno di gratitudine verso colui che diede loro la salvezza. I travestimenti sono i medesimi di allora… tranne qualche accorgimento apportato nel tempo, come il vestito rosso, la slitta, la scopa volante e le calze ripiene di dolci o carbone, per adattarsi alle credenze popolari e continuare così ad essere creduti i personaggi delle favole di Babbo Natale e della Befana.
Molti si chiedono perché siano due le ricorrenze separate… probabilmente per ragioni commerciali e vendere più giocattoli e dolci… ma non posso svelarvi ogni loro segreto col rischio che possano essere scovati e devo continuare a farvi credere che non esistano… e che il mio racconto sia solo frutto della mia fantasia.

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